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Il tassello di spalmatura è regolabile.
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Il grado di riempimento della camera di mescolazione definisce il residence time del processo di mescolazione che è uguale al rapporto tra il volume di materiale stivato Vol e portata volumetrica Qvol (Rt=Vol/Qvol).
E’ chiaro che più viene aumentato il volume di materiale stivato e maggiore è il tempo di mescolazione e quindi maggiore energia meccanica viene scaricata sul compound |
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La camera di mescolazione, analogamente agli altri moduli Nexxus, è ricavata all’interno di una bussola facilmente estraibile e sostituibile. La parete interna della bussola può essere liscia o lavorata per rispondere nel modo più efficiente alle esigenze di mescolazione dispersiva-elongazionale e/o distributiva. |
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La tecnologia Nexxus consente di realizzare canali a geometria sia distributiva che dispersiva allo stesso tempo, come si vede dagli esempi riportati sotto: |
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Bussola puramente elongazionale
liscia con una convergenza |
Bussola puramente elongazionale
liscia con tre taper |
Bussola distributiva-elongazionale
a esagoni irregolari |
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La geometria molto versatile ed efficiente della camera di mescolazione del processore Nexxus consente di produrre compositi di qualità eccezionale, quali ad esempio compositi rinforzati con fibre lunghe, micro e nano compositi, masterbatch ad alta concentrazione ecc. |
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Ad esempio, In una bussola con il canale di flusso lavorato a esagoni irregolari, tutto il materiale può sperimentare ben 12 passaggi elongazionali e 12 divisioni e ricombinazioni distributive. |
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Di seguito è rappresentata una tipica linea di produzione di granuli di PP e PA rinforzati con fibre vetro. |
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La capacità del modulo Nexxus MIXING di scaricare una grande energia di mescolazione senza obbligare le fibre a seguire tortuose e angolate traiettorie, spiega perché Nexxus riesce a disperdere egregiamente, senza rompere, fibre fragili come quelle di vetro o di carbonio, così conferendo proprietà meccaniche al composito che sfidano quelle dei pellet pultrusi. |
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Il modulo Nexxus MIXING può ricevere le fibre in qualsiasi forma fisica sia tagliate che continue. Tipi di fibre tipicamente lavorabili sono quelle di vetro, di carbonio oppure naturali come juta, kenaf ecc. o infine sintetiche come ad esempio le fibrille di PET. |